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Il vero e proprio golpe deciso dal CdA dell’Ato, ovviamente su preciso diktat del Presidente Salini, è davvero incredibile; pensavamo di aver già abbondantemente toccato il fondo nell’annosa vicenda del servizio idrico cremonese, ma evidentemente è vero il detto che quando pensi di averlo già toccato c’è sempre qualcuno che prende una pala ed inizia a scavare. Infatti sono talmente tante le autentiche porcherie che si stanno via via accumulando sulla vicenda che non si saprebbe davvero da dove partire. “Non so più come offendervi” scrisse qualche anno fa un fantasioso e brillante tifoso interista su uno striscione, deluso nei confronti della beneamata. Bene, è più o meno quello che proviamo noi nei confronti degli attori di questo film dell’orrore nel quale sono stati e sono calpestati i più elementari principi democratici e di correttezza istituzionale. C’è un aspetto, tra gli altri, che ci sembra più tragicomico; il sindaco Perri, rispondendo ad una telefonata di una giustamente furente Bonaldi, Sindaco di Crema, avrebbe risposto “non ne so nulla”. Ne abbiamo davvero viste e sentite di tutti i colori, ma questa davvero le supera tutte. Perché delle due l’una: o il Sindaco Perri mente oppure confessa candidamente di non sapere cosa sta facendo un suo assessore il quale, da parte sua, decide senza consultare il primo cittadino, e mica su una faccenda di pizze e fichi ma sulla gestione di un servizio fondamentale. Delle due l’una per l’appunto, ma in entrambi i casi chiedere le dimissioni dell’Assessore Bordi e del Sindaco Perri è davvero il minimo sindacale. Ci sembra improbabile però sperare in un loro sussulto di dignità; come tutto il centrodestra regionale sono anche loro abbarbicati alla loro poltrona cercando di portare a casa il più possibile prima della tempesta che li sta seppellendo. Davvero uno spettacolo indegno da fine impero.
Circolo Rosa Luxemburg Prc Cremona